Serbia. Le contraddizioni di un'identità ancora incerta

Serbia. Le contraddizioni di un'identità ancora incerta

Alla fine di marzo la "polveriera dei Balcani" è tornata a bruciare e ancora una volta l'Europa è rimasta intrappolata in una guerra venuta da lontano. Ma chi sono veramente i Serbi? Il "baluardo" dell'Occidente, incompreso dall'Occidente, come amano definirsi o un popolo squassato da un nazionalismo esasperato, prigioniero di antichi miti? Quali sono le ragioni dei Serbi e quali quelle delle varie altre etnie, gli Albanesi del Kosovo in primis, che vivono nello stesso territorio? Quale è infine la posizione del Montenegro, unica via di accesso al mare della Federazione, nei confronti della Serbia di Milosevic? A questi ed altri interrogativi risponde il libro della Lutard, che fornisce da un lato le informazioni storiche essenziali per inquadrare i problemi della regione e dall'altro svolge un'accurata analisi degli eventi degli ultimi dieci anni, fino all'ultimo drammatico conflitto. Si delinea così una mappa geopolitica dell'attuale Federazione jugoslava, sorta nell'aprile 1992 dalle ceneri della Jugoslavia di Tito, che oggi è formata dalla Serbia - con le sue due province del Kosovo e della Voivodina - e dalla piccola repubblica del Montenegro. Particolare attenzione viene rivolta all'assetto istituzionale della Federazione, alla sua dirigenza politica, ai partiti, al ruolo dei media e degli intellettuali, alle relazioni con i vicini e gli altri attori internazionali, alla posizione della Chiesa ortodossa, alla mappa politica dell'opposizione in Kosovo, da Rugova all'UCK.
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