Memorie e soliloqui. Diario 1922-1923

Memorie e soliloqui. Diario 1922-1923

"Il 17 novembre 1922, tre settimane dopo la marcia su Roma, la Camera vota la fiducia al primo governo Mussolini. Il giorno dopo Gaetano Salvemini inizia a scrivere questo diario, che terrà per quasi un anno, fino al settembre 1923. Egli si è ritirato ormai dalla politica attiva, ma naturalmente rimane un osservatore attento e partecipe di quanto va accadendo nel paese, e con l'annotazione quotidiana intende non solo ""sfogare l'elettricità"" indotta nel suo temperamento battagliero dalla cronaca politica, ma anche, da storico, accantonare materiali (discorsi, episodi, osservazioni) per una futura analisi. Di lì a non molto, infatti, il suo saggio su ""The Fascist Dictatorship in Italy"", scritto e pubblicato in esilio nel 1927, sarà il primo lavoro criticamente fondato sull'avvento del fascismo in Italia. Il diario alterna così pagine di giudizi sferzanti e furibondi (memorabile quello su Turati con cui s'apre il libro) e la puntigliosa raccolta di notizie grandi e piccole sul clima politico: notizie che vengono dai giornali ma soprattutto dalle conversazioni e dalle corrispondenze con una vasta cerchia di amici, da Sforza ad Amendola, da Albertini a Fortunato, da Ojetti a Modigliani. Sul doppio binario della riflessione e della cronaca, il diario di Salvemini è una testimonianza diretta e puntuale sui primi mesi del governo Mussolini e sulle aspettative e reazioni, spesso incerte e non univoche, che esso suscitò nella classe dirigente italiana."
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