Storie di santi. Martiri, asceti, beati nella formazione dell'Occidente

Storie di santi. Martiri, asceti, beati nella formazione dell'Occidente

Il cristianesimo si è nutrito del culto di figure emblematiche, di santi che con il loro modo di vivere o morire testimoniavano la forza della propria fede e si offrivano come modelli. Fin dall'inizio, scrive Kleinberg, la religione cristiana si è caratterizzata per essere un culto della personalità: di Cristo in primo luogo, poi dei martiri, degli asceti, dei santi. Il libro racconta l'evoluzione e il ruolo di tale culto dalla sua origine nel secondo secolo al pieno medioevo, rileggendo e interpretando alcune testimonianze esemplari della sterminata letteratura medievale dedicata alle 'vite dei santi': dal 'diario' della martire Vibia Perpetua alla storia di sant'Antonio eremita nel deserto, a Simeone Stilita che visse appollaiato su una colonna, a Francesco d'Assisi e fra Ginepro, ai santi ricordati nella celebre "Leggenda aurea" di Jacopo da Varagine. Il culto dei santi e la letteratura che lo alimentava e ne era espressione davano voce a una fede popolare autonoma e qualche volta in contraddizione con gli insegnamenti stessi della Chiesa.
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