L'autonomia nel dialogo sociale europeo

L'autonomia nel dialogo sociale europeo

"L'Unione riconosce e promuove il ruolo delle parti sociali al suo livello, tenendo conto della diversità dei sistemi nazionali. Essa facilita il dialogo tra tali parti, nel rispetto della loro autonomia": è l'articolo 152 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, introdotto dal Trattato di Lisbona, che consacra al livello europeo il dialogo sociale, la negoziazione e la dialettica fra le parti sociali, i soggetti collettivi del mondo del lavoro. Se la realtà delle relazioni industriali è costante di ogni ordinamento democratico, variano peraltro nei diversi ordinamenti le relative forme e categorie giuridiche. Il volume analizza al livello europeo il paradigma dell'"autonomia collettiva": cioè dell'autonomia delle parti sociali nella produzione degli accordi che ne regolano i rapporti, e del valore normativo di tale autonomia. Autonomia che costituisce un concetto cardine nel nostro sistema nazionale, ma che non è meccanicamente trasportabile nell'ordinamento europeo. E che l'autore ricostruisce innovativamente in tale contesto - alla luce della giurisprudenza comunitaria, degli interventi delle istituzioni europee e delle riflessioni della scienza politica sulla governance - in termini di procedura di democrazia partecipati va, creativa di "soft law": di regole cioè che pur non formatesi nel quadro delle canoniche procedure istituzionali, sono comunque destinate a valere nell'universo comunitario.
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