Biografia di un cimitero italiano. La Certosa di Bologna

Biografia di un cimitero italiano. La Certosa di Bologna

Sotto una patina di apparente uniformità amministrativa incentrata su principi igienico-sanitari, le necropoli ottocentesche si presentano ancora come universi polisemici e polimorfi. Come tali, sono caratterizzate dalla compenetrazione e dall'interazione di elementi della città dei morti medievale, dello spazio funerario immaginato e progettato dal pensiero illuminista e di aspetti tipici della cultura funeraria del XIX secolo. Si tratta di uno spazio gerarchizzato, dove la società dei vivi si riflette senza automatismi e dove persistono secolari categorie di esclusione, marginalizzazione e separazione dei corpi, come ad esempio quelle dei bambini morti senza battesimo, dei suicidi, del boia e della sua famiglia. Luoghi fondamentali per la costruzione dell'identità cittadina prima, e nazionale poi, sono il risultato di una rielaborazione degli equilibri tra poteri laici e poteri religiosi e di un complesso rapporto tra secolarizzazione e ritenzione della dimensione sacrale. Questo è ciò che emerge dalla lunga storia del cimitero della Certosa di Bologna inserita in una dimensione comparativa di ampio respiro. Tra i primi cimiteri italiani extraurbani ad essere usati dall'intera comunità cittadina, quello bolognese presenta elementi tali da farne un "unicum" nel panorama italiano ed europeo. Oltre ad essere una necropoli, è concepito e gestito come una sorta di museo d'arte funeraria contemporanea.
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Dettagli Libro

  • Titolo: Biografia di un cimitero italiano. La Certosa di Bologna
  • Autore: G. Marco Vidor
  • Curatore:
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Il Mulino
  • Collana:
  • Data di Pubblicazione: 2012
  • Pagine:
  • Formato:
  • ISBN: 9788815240637
  • Storia - Storia

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