Il privilegio della follia. Hegel tra diritto, morale e antropologia

Il privilegio della follia. Hegel tra diritto, morale e antropologia

In che senso la follia connota essenzialmente l'essere umano e fino a che punto il folle è davvero imputabile? Questo volume ricostruisce un percorso che, a partire dalla giurisprudenza dell'epoca, esplora in modo inedito il testo hegeliano, offrendo un'originale rilettura delle sezioni dell'Antropologia e della Moralità. Ne emerge così il profondo interesse di Hegel per i dibattiti a lui contemporanei intorno a un tema centrale in ambito medico e giuridico, consentendo all'autrice di ricondurre efficacemente le riflessioni del filosofo di Stoccarda al più vasto quadro dei fondamentali mutamenti teorici del periodo. A partire da Kant, passando per le osservazioni del padre della psichiatria moderna, Pinel, e giungendo a Hegel e agli sviluppi del suo pensiero in ambito antropologico e giuridico, vengono enucleati e descritti quei tratti del disturbo mentale che si rivelarono fruttuosi non solo per la nascente psichiatria forense, ma anche per le intuizioni e le idee della psichiatria contemporanea.
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