La mia eredità sono io. Pagine da un secolo

La mia eredità sono io. Pagine da un secolo

Il 22 luglio 2001, a Milano, moriva Indro Montanelli e l'Italia perdeva non solo una delle sue firme più acuminate ma soprattutto una delle intelligenze più lucide, intense e naturalmente eretiche che abbiano accompagnato il percorso sociale e culturale del nostro Paese durante tutto il Novecento. Perché per Indro Montanelli l'attività giornalistica è stata sempre esercizio di osservazione e dì analisi dei fatti, e poi di interpretazione spiazzante e dissacrante. In un contesto giornalistico spesso paragonabile a una giungla, la sua voce è stata sempre netta e inconfondibile, al punto che oggi, a sette anni dalla sua scomparsa, sentiamo la mancanza delle sue prospettive e anche delle sue tirate d'orecchie ai potenti di turno. In questa antologia di testi montanelliani emerge il ritratto di un grande intellettuale ma anche di un uomo colto nei suoi momenti più privati e nei suoi affetti più cari.
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