Tre racconti

Tre racconti

Il tempo intercorso dalla loro prima comparsa (1964) ad oggi, in nulla pare abbia nuociuto a questi racconti: anzi, proprio l'interesse che uno in particolare, "Mano rubata" ha suscitato di recente (Alberto Lattuada ne ha tratto lo scorso anno il copione per il film omonimo) dimostra una volta di più l'attualità dell'opera landolfiana. Tre storie diverse tra loro, per variare d'ambiente e di timbro: "La muta", un andante mosso e cupo, sfavillante di ardenti bagliori romantici; "Mano rubata" dal ritmo d'un allegro; "Gli sguardi", un adagio delicato e sfibrante. E davvero si tratta di testi intramontabili, nel loro sondare accanitamente, impietosamente - come Landolfi usa fare - gli anfratti dell'animo, con un occhio ai grandi russi dell'Ottocento, Dostoevskij in primo luogo; e un altro al "romantisme noir". Tre storie di donne e di amori tenere e tragiche, macabre e pudiche; vicende di gioco e di morte, delle tante morti di cui si può morire.Nella pagina di Landolfi c'è posto per tutto: per le immagini luminose, che colgono la verità, alludono, anzi, a ciò che ne travalica il senso comune; o per il sofisma, l'almanaccare fuorviante, l'eterno interrogarsi e la stridula risata; per l'umanissima aspirazione alla felicità, all'amore, sapendo che entrambi saranno negati, che "tutto è tempo o mano rubata, tutto ciò che non è..."
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare