Canto della pianura

Il quotidiano diventa poesia. E' il miracolo di "Canto della pianura", uno straordinario romanzo immerso nel suggestivo scenario delle pianure del Colorado e nell'atmosfera sonnolenta e rurale di una piccola città americana, dove il tempo è scandito dai ritmi antichi e immutabili delle stagioni e della campagna. Un insegnante, Tom Guthrie, la moglie affetta da una malattia senza nome. Ike e Bobby, i loro figli, ragazzi quasi gemelli, creature innocenti ancora impreparati alla vita, che una terribile violenza - e il distacco dalla madre - lascia sconvolti. Victoria, un'adolescente incinta scacciata di casa, che da allora vaga disorientata alla ricerca di sicurezze. E infine Harold e Raymond, due anziani fratelli che lavorano in solitudine la propria terra, l'unico mondo che abbiano mai conosciuto. Storie semplici di gente comune che sembrano snodarsi senza scosse lungo binari diversi, e tuttavia legate da un filo invisibile che le intreccia e le rende affini, fatto di angosce, egoismi, drammi, disillusioni, il bagaglio consueto e quotidiano dell'esistenza. E che un gesto d'altruismo e d'amore illumina all'improvviso intessendo insperati legami affettivi, facendo affiorare nuove speranze, schiudendo orizzonti inattesi. Sorretto da una prosa scarna che non si concede abbandoni ma suscita nel lettore emozioni profonde, "Canto della pianura" è un romanzo intenso e indimenticabile, che ha acceso l'entusiasmo della critica americana, si è imposto come un sorprendente bestseller ed è stato finalista al National Book Award.