Miracolo a Sant'Anna

Ispirato a un episodio accaduto nel dicembre del 1944 in un piccolo villaggio toscano, "Miracolo a Sant'Anna" racconta, nei toni magici e suggestivi di una fiaba, le coraggiose vicende di quattro soldati americani di colore, impegnati in una duplice, estenuante battaglia contro l'esercito tedesco e contro i pregiudizi razziali di chi, nemici o compagni, li circonda. Braccati dai tedeschi e totalmente isolati a causa dell'avanzare delle truppe avversarie e di un rigido inverno, i quattro trovano rifugio tra gli abitanti di Bornacchi, un minuscolo villaggio in cui si nasconde il responsabile del massacro avvenuto nel pressi della chiesetta di Sant'Anna. E' così che il piccolo Angelo, l'unico sopravvissuto e il solo a conoscere l'identità del colpevole, riesce a mettersi in salvo grazie all'amicizia di Sam Train - nero e gigantesco, ma di animo ingenuo e gentile - che si prende cura del bambino affidandolo ai misteriosi poteri di un frammento di statua, un amuleto fatato da cui il soldato non si separa mai. Solo molti anni più tardi, quando la violenza dei nemici e il desiderio di vendetta dei pochi superstiti sembrano aver prevalso sulla volontà di costruire un futuro migliore, i protagonisti di quelle vicende ormai dimenticate saranno testimoni, come in una fiaba, di un evento prodigioso e commovente, capace di segnare per sempre le loro vite e di convincerli dell'esistenza dei miracoli. Dopo il successo dell'acclamata autobiografia "Il colore dell'acqua", il racconto a due voci della coraggiosa esistenza della madre, James McBride dà prova, con il suo primo romanzo, di una scrittura di grande intensità emotiva, in grado di unire a uno sguardo lucido e razionale tutte le qualità di un'immaginazione dai toni lirici.