Estate a Baden-Baden

Estate a Baden-Baden

Nell'ottobre 1866, Fëdor Dostoevskij, reduce dal successo di "Delitto e castigo" e costretto a scrivere un romanzo in un mese per liberarsi del contratto capestro con l'editore Stellovskij, assunse una giovanissima stenografa, Anna Grigor'evna Snitkina. Il risultato fu un capolavoro, "Il giocatore", e il matrimonio con Anna; ma anche, l'anno seguente, un lungo viaggio all'estero per sfuggire ai creditori. E a Baden-Baden, nell'estate del 1867, Dostoevskij - proprio come il protagonista del "Giocatore" - perde tutto al casinò, e rischia di perdere anche l'amore di Anna. Lo straordinario romanzo di Leonid Cypkin è la storia di quell'estate, e - attraverso flashback e anticipazioni - dell'intera vita di Dostoevskij; una storia che si intreccia a un altro racconto: quello del viaggio in treno dell'autore, alla fine degli anni settanta, per andare a trovare la vecchia amica Gilja (testimone delle cupe vicende del Grande Terrore staliniano e dell'assedio di Leningrado) e a visitare la casa (oggi museo) dove Dostoevskij morì. E' un romanzo grandioso e tragico: perché Dostoevskij è un genio tragico, e tragica è la condizione di Cypkin, ebreo russo umiliato e offeso, e affascinato dalla grandezza di uno scrittore che, non nascondendo il suo disprezzo per gli ebrei, li descriveva nelle sue opere come personaggi sordidi e indegni. In un monologo interiore che fonde limpidamente i pensieri dell'autore, quelli di Dostoevskij e della moglie Anna, gli eventi biografici e storici, le memorabili descrizioni di Mosca, del viaggio in treno, di Leningrado, Cypkin disegna una complessa rete di immagini, di idee, di visioni che illuminano gli abissi della condizione umana e - come sostiene Susan Sontag nell'appassionata introduzione - fanno di "Estate a Baden-Baden" uno dei capolavori segreti del romanzo novecentesco. La Prefazione di Susan Sontag è stata tradotta dall'inglese da Paolo Dilonardo.
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare