Perdute

Perdute

Cronaca di un amore ostinato: potrebbe essere il sottotitolo di quest'opera, che narra la dolorosa vicenda dell'autrice, privata delle sue due figlie - l'una di due anni e mezzo e l'altra di sei mesi - in seguito alla separazione dal marito. L'azione si svolge tra Bogotà, Parigi e Milano. Nonostante la tensione crescente nei rapporti con l'ex coniuge, Sandra Fei riesce a mantenere un contatto con le bambine. Per spezzare questo legame, il padre organizza, nel settembre 1985, in piena Parigi, il rapimento delle due piccole, allora di sei e quattro anni. Le frontiere della Colombia si richiudono ermeticamente alle loro spalle. Inizia a quel punto un'incredibile maratona giudiziaria e diplomatica che dura da quasi otto anni e non è ancora terminata. L'asprezza del contendere è estrema. Sandra Fei non perderà mai la speranza. Non si stanca di bussare a tutte le porte. Il suo accanimento verrà infine ricompensato: poco prima della pubblicazione di questo libro, una decisione della Corte Suprema di Bogotà le riconosce il diritto di visitare e ospitare le sue figlie liberamente. Per questo lungo periodo non è riuscita a vederle per più di tre ore e sempre in presenza di terzi. Le ha perdute bambine e le ha ritrovate adulte. Questo libro è scritto soprattutto per loro, affinché scoprano un giorno la portata e la costanza dell'amore materno di cui sono state irrimediabilmente private. E' anche stato scritto per tutte le madri che vivono lo stesso incubo. Possa insegnare, alle une come alle altre, la forza della perseveranza.
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