Bono on Bono

Bono on Bono

Sull'infanzia: "Dopo la morte di mia madre, credo di avere torturato mio fratello e mio padre. Tre uomini nella stessa casa. Ci sono stati momenti terribili, davvero. Il peggio che si possa tirare fuori da tre uomini!" Sugli U2: "Sono un pessimo chitarrista, e un pianista ancora peggiore. Se non avessi avuto vicino Edge non avrei avuto speranze. Se non ci fossero stati Larry e Adam, quelle melodie non avrebbero messo radici. Devo contare sugli altri, e lo faccio molto bene." Sull'immagine: "La rock star che ho messo insieme per me è un identikit. La giacca di cuoio di Elvis Presley, i pantaloni di pelle di Jim Morrison..." Sulla famiglia: "Quando annunciai a mio padre che Ali era incinta, si mise a sghignazzare. Gli domandai: "Perché ridi?" Rispose: "Vendetta"." Sul rock'n'roll: "La mia definizione di arte è questa: infili le mani sotto la pelle, ti spacchi lo sterno, ti sfondi la cassa toracica. Sei pronto? O il rock'n'roll per te è solo un paio di scarpe e un taglio di capelli?" Sull'ingiustizia globale: "Stiamo parlando di giustizia, non di carità. Dobbiamo organizzarci." Conversazioni con Michka Assayas.
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