Teologia della modernità. Percorsi e figure

Teologia della modernità. Percorsi e figure

Le teologia fondamentale in quanto chiamata "a rendere ragione della speranza cristiana" (1Pt 3,15) nel suo momento contestuale istruisce l''auditus temporis' onde pervenire ad una comprensione dei contesti per una declinazione in termini credibili della fede cristiana. Il contesto odierno viene sempre più descritto come post-modernità anche se a questa estrema estensione corrisponde una diffusa incertezza sull'identità della post-modernità che, a ben vedere, scaturisce dall'incerta identità della modernità. Di conseguenza l'approfondimento del discorso sulla modernità è condizione necessaria per la comprensione della post-modernità. "Teologia della modernità" vuole essere un contributo al fine di decifrare la modernità filosofica. Oltrepassando le riduzioni univoche o le categorie stereotipate, abbiamo scelto la forma delle 'interpretazioni teologiche' che, procedendo secondo il duplice momento della 'vicinanza simpatetica' e della distanza critico-profetica, permette di evidenziare la fecondità dell'apriori teologico, espressione dell'impossibile neutralità ermeneutica della conoscenza. L'analisi dei percorsi del magistero dei pontefici (da Pio IX a "Fides et ratio") e di quattro figure (A. Del Noce, X. Tilliette, H.U. von Balthasar, H. de Lubac) ha condotto a guardare in un modo nuovo alla modernità individuando la sua origine cristiana e la molteplicità dei sentieri fino al suo compimento (il sec. XIX) e, probabilmente, alla sua fine.
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