Scritti filosofici. 1.Gli anni dell'esilio (1934-1944)

Scritti filosofici. 1.Gli anni dell'esilio (1934-1944)

Quella che presentiamo costituisce in assoluto la prima edizione integrale degli scritti dei filosofo tedesco Paul Ludwig Landsberg. A 60 anni dalla morte del filosofo - ebreo per nascita, ma testimone della fede cristiana per vocazione, perito di stenti in un campo di concentramento nazista - quest'iniziativa editoriale appare come un doveroso contributo ad un pensatore scomodo ma determinante nella storia del pensiero (non soltanto cristiano) del '900. Questa densa e vitale ricostruzione dell'itinerario speculativo e umano di Landsberg è frutto dell'accurata ricerca storica e filologica condotta da Marco Bucarelli nell'arco di diversi anni. Come è spiegato nell'ampio saggio introduttivo, Landsberg fu allievo prediletto di Scheler e autore di fondamentali contributi nell'ambito dell'antropologia filosofica, apportatore di rigore di pensiero nel movimento personalista di Mounier, amico e collaboratore di Horkheimer e di altri esponenti della Scuola di Francoforte. Non fu però aderente stricto sensu a nessuna di queste scuole. Pur non amando l'esistenzialismo, egli era un genuino pensatore esistenziale, in quanto "viveva il suo proprio pensiero" e voleva cogliere ciò che di esistenziale è presente in ogni dottrina. Per lui la filosofia non doveva essere un sistema, ma una sorta di "reduplicazione" della vita. Contro la struttura riproponeva - riprendendo Péguy - l'avvenimento come fonte originaria della riflessione: sia l'avvenimento interiore, sia quello esteriore politico o economico. La filosofia era per Landsberg l'atto della ricerca della verità che trasforma gli avvenimenti della vita in esperienze. Seguirà prossimamente la pubblicazione di un II volume, sulle opere degli anni 1922-1933.
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