Antisemitismo

Antisemitismo

Al termine della seconda guerra mondiale, quando non gli erano ancora noti gli orrori dei campi di sterminio nazisti, Eugenio Zolli pubblicò questo volume volto a delineare la storia dell'antisemitismo dalle origini del popolo di Israele fino agli eventi allora più recenti. Il risultato è un'appassionata disamina che mette a nudo le radici profonde dell'odio e delle persecuzioni antiebraiche nel corso dell'antichità e lungo duemila anni di cultura europea, con particolare riferimento ai fermenti pseudointellettuali dell'Ottocento e del primo Novecento. Un'insofferenza che non trova le sue fondamenta solo nel fenomeno nazista - come dimostra, tra gli altri numerosi esempi, la rievocazione dell'affare Dreyfus -, ma che percorre la società e il pensiero europei nel corso dei secoli, manifestandosi con odiosa brutalità nella prima parte del 'secolo breve'. La precisa collocazione temporale di quest'opera assume poi un'ulteriore valenza: "Antisemitismo" vide la luce pochi mesi dopo il battesimo di Zolli, e probabilmente la sua stesura s'intreccia almeno in parte con il percorso che lo ha portato ad aderire al cristianesimo. Quello dei rapporti tra conversione, antisemitismo e intolleranza è dunque un tema su cui l'Autore s'interroga ripetutamente con passione e fermezza. Un'opera coraggiosa che vale la pena rileggere oggi con occhio attento alle vicende del passato e del presente.
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