L'educazione linguistica e i linguaggi delle scienze

Quali usi particolari della lingua naturale è possibile osservare nei linguaggi di scienze come la matematica, la fisica, la chimica o la biologia? Quale la rilevanza di tali peculiarità linguistiche ai fini della comprensione di un testo scientifico? Quali strategie cognitive sono implicite nelle diverse forme di conoscenza del reale e nei linguaggi che le veicolano? Quale tipi di collaborazione e/o programmazione interdisciplinare tra il/i docente/i di materie scientifiche e il docente di italiano? Quale possibile rapporto, didatticamente significativo, tra i linguaggi dell'informatica, il loro apprendimento e l'educazione linguistica? Questi e altri quesiti vengono discussi nei diversi contributi del volume, nato dai lavori presentati al terzo convegno nazionale del GISCEL (Napoli-Vico Equense, 6-9 novembre 1986); il testo, in quanto punto d'incontro e di intersezione pluridisciplinare, si rivolge pertanto sia ai docenti di educazione linguistica (L1 e L2) sia a quelli di discipline scientifiche. Contributi di: M. Arcà, R. Bonetta Attanasio, D. Boothman, M.R. Del Buono, T. De Mauro, S. Ferreri, M. Fusetti, M. Gagliardi, A.R. Guerriero, P. Guidoni, M. La Torre, B. Laurtano, M.T. Lecca, F. Lo Piparo, F. Mandelli, G. Massariello Merzagora, L. Massariello Perelli, G. Mayer, G. Minardi, A. Pennisi, C. Pontecorvo, V. Pudda, F. Randi Luginbuhl, M. Rigutti, L. Rovida, S. Sanson, M.A. Santaniello, I. Tempesta, G. Tonfoni, Giscel Bologna, Giscel Lombardia, Giscel Sardegna.