Max Ernst. Riga 42

Max Ernst. Riga 42

Se si pensa al Surrealismo in pittura si pensa a Max Ernst. L’arrivo della cassa con i suoi collage per la leggendaria mostra alla libreria-galleria Au Sans Pareil nel 1921 è raccontata dai testimoni come l’inizio di una nuova era: lì non era più Dadaismo, c’era del nuovo, c’era il sogno, la visionarietà. Niente di più attuale, in tempi di “svolta iconica” e di postcollage e postmontaggio. Abbiamo tutti negli occhi una quantità di opere di Max Ernst, eppure se ne è scritto e tradotto poco in Italia. Il presente volume cerca di colmare almeno in parte questo vuoto, ripercorrendone, attraverso testi storici, analisi di riferimento e nuovi contributi, le vicende e le invenzioni. Dopo il collage, Ernst reinventa il frottage, poi il grattage, ma insieme ridefinisce molta iconografia e crea immagini del tutto nuove. Le tecniche per lui sono lo strumento per sollecitare la visione e assistere al processo di invenzione mentre si sta svolgendo, senza programma precostituito, bensì caricando di senso le figure di mano in mano che emergono; vedere cioè “il funzionamento reale del pensiero”, come diceva André Breton nel Manifesto del Surrealismo. Le sue immagini sono allora insieme fantastiche, enigmatiche – come ha imparato da Giorgio de Chirico – ma anche stranamente coinvolgenti e convincenti: bambine minacciate da usignoli, elefanti celibi, uccelli antropomorfi, personaggi dalle mille forme, paesaggi visionari...
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Dettagli Libro

  • Titolo: Max Ernst. Riga 42
  • Autore:
  • Curatore: Elio Grazioli, Andrea Zucchinali
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Quodlibet
  • Collana:
  • Data di Pubblicazione: 2021
  • Pagine: 400
  • Formato:
  • ISBN: 9788822906229
  • Arte e fotografia - Monografie

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