Il generale e il giudice

Il generale e il giudice

Il 16 ottobre 1998, su mandato del giudice spagnolo Baltasar Garzón, il dittatore cileno Augusto Pinochet viene arrestato a Londra con l'accusa di genocidio, terrorismo e tortura. La notizia coglie Luis Sepúlveda su un'autostrada italiana, provocando in lui stupore e speranza. Negli articoli che in quei giorni comincia a scrivere per giornali e riviste di vari paesi lo scrittore racconta le fasi successive della vicenda e le sue reazioni, e insieme ripercorre, con sovversiva lucidità, l'ininterrotta «storia dell'infamia», dagli anni della dittatura fino alla «democrazia vigilata». Di fronte alle amnesie di chi si appella all'unità nazionale per impedire il processo al tiranno e all'omertà elevata a ragion di stato da una parte della società cilena, Sepúlveda pratica strenuamente il «sacro ufficio della memoria», tanto più necessario se, come poi è accaduto, le vicende giudiziarie hanno tradito le speranze suscitate quel 16 ottobre 1998. Lo fa parlandoci della sua gente, delle sue utopie derise, dei suoi compagni, attraverso una scrittura a caldo, appassionata e militante, decisa a resistere alla follia delle ragioni che negano la giustizia e alle menzogne delle parole che servono il potere. Prefazione di Bruno Arpaia.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Un'altra luce
Un'altra luce

Aranguren Annalena
La vocazione minoritaria: Intervista sulle minoranze (Saggi tascabili Laterza)
La vocazione minoritaria: Intervista sul...

Pivetta Oreste, Fofi Goffredo
Variazioni di rosso
Variazioni di rosso

Cristina Balzaretti
Soggetti di desiderio
Soggetti di desiderio

Butler Judith
Sorso di notte potabile
Sorso di notte potabile

Cruciani Flaminia