Gerusalemme liberata

Gerusalemme liberata

Canto l'arme pietose e 'l Capitano Che 'l gran sepolcro liberò di Cristo: molto egli oprò col senno e con la mano, molto soffrì nel glorïoso acquisto: e in van l'Inferno vi s'oppose, e in vano s'armò d'Asia e di Libia il popol misto; il Ciel gli diè favore, e sotto a i santi segni ridusse i suoi compagni erranti. «La poesia del Tasso non deve essere cercata in un determinato sentimento dominante o in un elenco di sentimenti fondamentali, ma piuttosto in un ritmo sentimentale e in un'atmosfera interiore. E allora potremmo forse parlare del Tasso come del poeta della perenne illusione e delusione della vita, della inquieta solitudine dell'anima, dell'anima assorta in un sogno e subito delusa dal suo svanire. [...] Ma la solitudine acquista un suo significato più vasto e profondo, universale e religioso, cosmico e metafisico, come risultato sentimentale ed alone poetico della contemplazione del perenne illuminarsi della vita e del suo fatale tramontare nella morte, di questa vicenda tragica della condizione umana, che lascia l'anima sola, sola nel suo instabile sogno, e sola nel suo sconsolato rimpianto». (Giovanni Getto)
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Dettagli Libro

  • Titolo: Gerusalemme liberata
  • Autore:
  • Curatore: Tasso Torquato, Getto G.
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Scholè
  • Collana: Classici della letteratura
  • Data di Pubblicazione: 2022
  • Pagine: 944
  • Formato: Brossura
  • ISBN: 9788828403647
  • Narrativa - Classici

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