Manipolazione fasciale. Parte teorica

Manipolazione fasciale. Parte teorica

Il crescente interesse per la fascia a livello mondiale può facilmente essere evidenziato sia dalla grande partecipazione che si è registrata negli ultimi due International Fascia Research Congresses da parte di ricercatori e clinici di tutto il mondo, sia dall'aumento esponenziale negli ultimi tre anni del numero di pubblicazioni con il termine "fascia" indicizzate in Medline (Findley & Schliep 2007). Hedley (2007) ha proposto che la fascia possa essere considerata a tutti gli effetti un altro organo del corpo e Lewit (2001) ha individuato nelle alterazioni fasciali la principale causa di disfunzione nel corpo umano. Sempre più Autori sono concordi nell'affermare che una "fascia immobile" o una cicatrice possano creare dei legami nascosti che causano dei patterns motori alterati e soprattutto reazioni a catena anche molto complesse. Noi dobbiamo comprendere come si determinano queste reazioni a catena sotto l'influenza di un trauma, sovrauso o posture scorrette. Il sistema fasciale nella sua tridimensionalità può essere considerato l'elemento su cui queste reazioni a catena vanno ad agire. Dal momento che l'interesse in questo campo è recente, tutte le persone che fino ad oggi si sono dedicate alla ricerca in questo settore possono essere considerate dei pionieri. Uno di questi, il cui contributo si può considerare essenziale, è il fisioterapista Luigi Stecco. Questo libro descrive parte delle sue idee innovatrici riguardo la comprensione del sistema fasciale.
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