Il novizio del diavolo

Anno del Signore 1140. All'abbazia benedettina di Shrewsbury giunge, fermamente intenzionato a prendere i voti, il giovane Meriet Aspley. In un'epoca in cui le vocazioni scarseggiano, la sua richiesta viene accolta con gioia, anche se c'è qualcosa, nel ragazzo, che non convince fratello Cadfael, padre erborista dell'abbazia e, all'occorrenza, detective scaltro e perspicace. Negli occhi nocciola del novizio, illuminati da intensi lampi verde smeraldo, Cadfael legge il turbamento e l'angoscia di una scelta non già libera e serena bensì imposta da circostanze gravissime. E infatti Meriet si rivela una presenza inquietante. Se di giorno anela alla vita monastica, di notte cade in preda a incubi paurosi, si lamenta in modo straziante e urla frasi sconnesse che gli valgono l'appellativo di "novizio del diavolo". Ma quel giovane non è indemoniato. Che cosa si cela dietro il suo ingresso in convento? E' possibile che la misteriosa scomparsa di un altro prelato sia la causa del turbamento di Meriet? Le indagini di Cadfael non si prospettano certo semplici, dovendo affrontare da un lato le complesse e infide ragnatele di gelosie e invidie che imprigionano la famiglia Aspley e dall'altro le numerose e invisibili trappole disseminate in un mondo che comprende soltanto l'interesse politico e la brama di possesso e ignora i sentimenti più puri ed elevati del cuore umano... Frutto della grande competenza storica e della totale padronanza stilistica di Ellis Peters (una 'signora del giallo' che non ha nulla da invidiare ad Agatha Christie o a P. D. James), "Il novizio del diavolo" offre al lettore l'occasione di fare la conoscenza di un personaggio che può senza dubbio stare a fianco dei grandi detective letterari: astuto come Sherlock Holmes, psicologo come Hercule Poirot, incorruttibile come Philip Marlowe, fratello Cadfael ha portato nuova linfa al romanzo poliziesco, arrichendolo di una carica umana e di un'arguta sensibilità che rendono le sue vicende molto appassionanti.