Cacciatori del mare

Se si potesse riassumere la vita di Clive Cussel in un'unica parola, questa sarebbe "avventura". Lui stesso ha dichiarato: "E' vero, scrivo romanzi d'azione basati su un personaggio che si chiama Dirk Pitt, ma questo è soltanto un aspetto della mia vita. Sono un fanatico delle sfide, delle ricerche, dei recuperi impossibili... Mi basta sapere che c'è un relitto da trovare e io parto!" E in "Cacciatori del mare", che potrebbe davvero costituire il capitolo più esaltante della vita di Dirk Pitt, Cussler racconta una dozzina di queste avventure, vissute insieme con i volontari della NUMA (National Underwater and Marine Agency), l'agenzia da lui fondata per soddisfare la sua passione. Non solo: egli rievoca da vero narratore, con entusiasta partecipazione, le circostanze che portarono, per esempio, alla scomparsa del mitico sommergibile confederato 'Hunley' e di alcune cannoniere inghiottite dall'acqua durante la guerra civile americana (ma c'è anche una locomotiva sprofondata nel Kiowa Creek nel 1878!), di tre U-Boot tedeschi affondati nel mare del Nord nel corso della prima guerra mondiale, della nave da trasporto truppe belga 'Léopoldville', silurata nel 1944, la vigilia di Natale, davanti a Chebourg. Travolgente come sempre, Cussler ci fa rivivere, di queste vicende al limite dell'incredibile, soprattutto l'ansia dell'attesa che precede il ritrovamento, le difficoltà tecniche e gli imprevisti sempre in agguato, la gioia per la scoperta o la delusione per l'insuccesso... perchè, come afferma, i relitti non si trovano mai dove si crede che siano: essi "sono là fuori e ci chiamano, con un sussurro".