Fortezza Stalingrado

Fortezza Stalingrado

Nel novembre 1942, Stalingrado è una fornace nel gelo dell'inverno russo, una città fantasma, stremata da mesi di bombardamenti. In quei giorni di dolore e disperazione, la fame e i topi sono padroni della vita. Persino la pietà è un privilegio. I pochi che ancora camminano guardano indifferenti i molti che si lasciano morire ai crocicchi delle strade. Fra le truppe sovietiche che combattono contro la VI armata tedesca di von Paulus, il sergente maggiore Vasilij Zajcev, detto "La lepre", è il tiratore più micidiale: le sue gesta, la sua mira infallibile, sono diventate leggenda. I superiori gli assegnano il compito d'istruire una squadra di cecchini, di cui fa parte anche Tanja Cernova, un'americana di origine bielorussa tornata nella patria dei suoi avi per vendicare la propria famiglia, sterminata dagli occupanti nazisti. Tra i due nasce un sentimento più forte di qualsiasi orrore... Ma la fama di Zajcev raggiunge ben presto anche i tedeschi, che decidono di contrapporgli un aristocratico e spietato ufficiale, Heinz Thorvald, campione di tutti i poligoni di tiro della Germania. Comincia così un duello a distanza sempre più sottile, una guerra nella guerra che sarà decisa non soltanto dall'astuzia e dalla pazienza, ma anche dal ruolo che Tanja giocherà in quella sfida mortale. Sullo sfondo del più grande massacro militare della Storia, che costò la vita a circa due milioni di uomini e donne, David L. Robbins racconta una vicenda straordinaria e palpitante (la stessa che ha ispirato il film "Il nemico alle porte" di Jean Jacques Annaud), animata da personaggi ben caratterizzati nella loro psicologia, con una storia d'amore struggente, in cui Tanja deve combattere anche contro i propri tormenti interiori, e un duello tra i protagonisti - emblemi di due visioni del mondo opposte - assolutamente indimenticabile, degno di un thriller ad altissima tensione.
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