Il busto di Bernini

Il busto di Bernini

Sembra che la fortuna si sia infine decisa a guardare dalla parte di Jonathan Argyll, storico dell'arte: in qualità di agente di una prestigiosa galleria londinese ha appena venduto, per un prezzo da capogiro, un'opera minore di Tiziano a un museo privato americano. E poiché ha scortato di persona il quadro da Roma a Los Angeles, mentre aspetta l'assegno per il suo compenso si crogiola al sole della California, meditando sul fatto che, considerata la sua abituale malasorte, tutto questo sembra quasi troppo bello per essere vero. E infatti le cose ben presto si complicano. Durante un ricevimento in onore di una visita del proprietario del museo, il miliardario Arthur M. Moresby, viene data notizia di un'acquisizione notevole: un busto di Bernini raffigurante papa Pio V sarà presto in esposizione in quelle sale. L'annuncio causa una notevole agitazione in Héctor de Souza, un pittoresco mercante d'arte spagnolo che non disdegna truffe e raggiri e che in passato ha imbrogliato lo stesso Argyll. Questi intuisce che Héctor ha avuto una parte nell'acquisizione, e sospetta che essa non sia stata del tutto legale. Quando, poche ore dopo, scopre che il ricchissimo proprietario del museo è stato ucciso e il misterioso busto è svanito nel nulla insieme al mercante d'arte, Jonathan decide di informare la sua amica Flavia Di Stefano, giovane e bella collaboratrice del generale Taddeo Bottardi, capo del Nucleo investigativo per la tutela del patrimonio artistico italiano, che inizia a indagare. Argyll, a caccia di indizi, si ritrova ben presto coinvolto nelle faide familiari per la cospicua eredità del vecchio Moresby e nelle lotte di potere tra i sovrintendenti del museo. Tanto coinvolto che rischia di lasciare la pelle in uno strano incidente...
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