La sesta lamentazione

E' l'aprile del 1995 quando un uomo giunge chiedendo asilo al priorato di Larkwood, un monastero nella contea inglese del Suffolk. Su di lui pende un'accusa per crimini di guerra che lo condurrà davanti a un tribunale: si chiama Eduard Schwermann. In quei giorni, a Londra, Agnes Aubret rivela alla nipote Lucy il segreto che è all'origine della storia di famiglia: nella Parigi occupata dai nazisti Agnes apparteneva a un'organizzazione che faceva espatriare i bambini ebrei, ma venne annientata da un ufficiale delle ss, Eduard Schwermann. A mano a mano che Lucy apprende i dettagli del passato della nonna e che il processo Schwermann si avvicina, però, l'episodio storico attorno a cui tutto ruota - la colpevolezza di Schwermann, la responsabilità del destino di Agnes - si fa sempre più misterioso. E padre Anselm, il monaco di Larkwood che segue la vicenda per conto del priorato, è uomo più incline a fare domande che a trovare risposte. Mentre prova a chiarire come mai anche nel 1944 Schwermann avesse trovato rifugio in un convento, raccoglie le testimonianze, le confidenze, le confessioni delle persone coinvolte, ma l'autorità dell'abito non gli dà alcuna sicurezza nel leggere il tracciato della storia: Anselm, perplesso monaco detective, può solo inseguire con sempre maggiore inquietudine le sconvolgenti rivelazioni con cui ognuno dà il suo contributo alla ricostruzione degli eventi. Affiorano così, in tutta la loro devastante attualità, le profonde implicazioni morali di quell'episodio riemerso dalle ombre del passato, che apre un nuovo squarcio sugli anni oscuri della Francia occupata.