Il drago di mezzogiorno

Il drago di mezzogiorno

Llewelyn di Gwynedd, principe del Galles, dopo essere riuscito a unificare sotto la sua bandiera l'intero Paese, e a rintuzzare gli attacchi di re Enrico d'Inghilterra, avido e ingombrante vicino, si trova a dover affrontare la sfida peggiore: il tradimento dei suoi stessi fratelli. Già in precedenza il fratello maggiore Owen e il minore (e amatissimo) David si erano alleati per muovergli guerra, pensando di riuscire a ottenere una parte più cospicua dell'eredità paterna, con la conseguenza però di frammentare inevitabilmente il Galles. Llewelyn aveva senza fatica sventato la loro minaccia, ma compiendo un grave errore di valutazione: aveva infatti pensato che il maggior colpevole fosse Owen e lo aveva confinato nel più isolato dei castelli di famiglia, sotto stretta sorveglianza e privato di tutti i suoi beni. David, ritenuto invece un giovane innocente plagiato dal fratello più vecchio, era stato perdonato e ricollocato nella sua posizione, con tutti i possedimenti, le ricchezze e gli onori dovuti al fratello prediletto del principe del Galles. Sette anni dopo questi accadimenti, in una notte di tregenda, Llewelyn scoprirà di essersi completamente sbagliato sul conto di chi lo circonda... e di avere in famiglia un alleato dei temuti inglesi. E tuttavia nel difendere fino all'ultima battaglia a ogni costo l'unità del Galles, così preziosa e così faticosamente conquistata, troverà al suo fianco proprio un inglese, il conte Simon, nobile illuminato e guidato da grandi ideali riformatori: una figura quasi messianica, su cui si accentrano le speranze di pace di un momento storico atrocemente sanguinoso e tormentato.
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