In una scatola tengo le mie vite

In una scatola tengo le mie vite

La poesia di Marco Barbarotto è di quelle che colpiscono fin dalla prima lettura per la loro struggente armonia. Nessun titolo a introdurre i componimenti, come se ognuno di essi volesse arrivare dirompente con tutta la sua audacia espressiva, con quel suo intrinseco bisogno di essere su carta ancor prima di arrivare nel suo significato. I versi che compongono i testi sono rapidi, immediati; quasi del tutto assente la punteggiatura ma fortissima nella sua presenza nella virgola, unica eccezione, capace di creare interruzioni funzionali all'interpretazione, veri e propri attimi attivi in cui il lettore può prendere una pausa e ripartire con la sua lettura/interpretazione del tutto in una frazione di secondo, senza perdere il legame di senso.
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