De paso canazo. Per orchestra. Partitura

Quest'opera nasce durante un periodo di vacanza a Mar del Plata nonché la mia città natale. L'idea dal voler fare un omaggio alla musica di Astor Piazzolla, mio compaesano. Ho perciò pensato di comporre dei tangos partendo dal linguaggio del New Tango post-piazzolliano con nuovi elementi provenienti dalle diverse danze folkloriche argentine, come il malambo, il candombe o la chacarera. Inoltre, cercavo di dare una maggior rilevanza alle possibilità armoniche del mandolino e d'incorporare e adattare allo strumento diversi elementi tecnici della musica per chitarra latinoamericana come i rasgueados e i colpi percussivi. Così sorse De paso cañazo, una composizione che valorizza l'opportunità di mettere insieme elementi molto distanti con l'intenzione di trascendere le categorie ed arrivare a un linguaggio carico di espressività e al contempo, coerente. Si tratta di una suite in tre movimenti: Nocturno, Intermezzo e Final. Il Nocturno presenta un linguaggio modale carico di cromatismi che immerge l'ascoltatore in un'atmosfera cupa ed energica. L'Intermezzo parte con un estilo pampeano che si fonde con una siciliana, risultando in un intreccio rilassato di carattere bucolico. Il Final assimila elementi di diverse danze folkloriche convogliate in una danza rude ed energica, che richiede un'esecuzione brillante, non esente da un certo grado di virtuosismo. L'opera è stata eseguita dal duo del mandolinista Mauro Squillante e dal chitarrista Sante Tursi per il progetto Musiche dal Sud del mondo nel 2012, accolta in maniera molto positiva dal pubblico. Nel 2015 è stata riproposta in versione con accompagnamento orchestrale.