La sintassi del possesso nella lingua giapponese

La sintassi del possesso nella lingua giapponese

"Avere", infatti, nella forma che meglio conosciamo, non è presente in tutte le lingue del mondo, non tutte ne hanno un equivalente, anzi, in verità lingue che non lo hanno sviluppato sono molto più numerose di quelle che lo hanno fatto. [...] Le lingue che riconoscono un equivalente del verbo avere, molto spesso lo riconducono etimologicamente a un altro lessema dal significato simile a "tenere con mano", "manipolare". Probabilmente soltanto in seguito, mediante estensione metaforica, alcune di esse hanno iniziato a creare nuove strutture possessive con questo lessema, e a usarle parallelamente alle frasi esistenziali, forse sostituendole poi del tutto. Quindi, l'etimologia di "avere", comune a molte lingue, richiama [...] il controllo fisico, manuale, il "tenere". Si può quindi immaginare che l'archetipo concettuale del possesso, l'idea basilare sulla quale si fonda, sia dunque il controllo fisico, che comporta la nozione di "tenere" e "manipolare".
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