Non è sempre vero

Di poche cose Sara era sicura: l'amore per suo figlio, per il marito perduto, per la sua conquistata professionalità. Ma un dolore mai sopito a un tratto riaffiora prepotentemente dal «sottoscala della memoria» in cui la donna era riuscita a confinarlo per tanti anni: non sapere nulla della sorte della figlia concepita con l'uomo più importante della sua vita e forzosamente abbandonata in un brefotrofio trentadue anni prima. La ricerca di quella figlia perduta, che Sara comincia con l'aiuto del figlio Michele e dell'amico Luigi, la riporterà di fronte a un passato e a una verità sconosciuta, costretta a rompere il muro ovattato del silenzio e a confrontarsi con altre voci e altre storie: quelle di tutti quei genitori e quei figli che si cercano senza riuscirsi a trovare, vittime di una legge che condanna i figli non riconosciuti alla nascita a non poter conoscere mai l'identità dei genitori naturali.