I puntigli domestici

I puntigli domestici

Dopo l'uscita sulle scene veneziane della commedia di Pietro Chiari "I nimici del pane che mangiano" e il suo successo, Goldoni prova a gareggiare con il rivale sullo stesso tema: i servitori che ingannano i propri padroni. Nasce così una commedia (rappresentata a Milano nel 1752), fortemente legata ai vecchi moduli espressivi della Commedia dell'Arte, in cui l'azione drammatica fa da padrona e i caratteri sono modellati sui ruoli dei singoli interpreti, fra i quali spiccano come protagonisti e registi dell'intreccio una perfida e intrigante Corallina (l'attrice Maddalena Marliani) e un generoso e instancabile Pantalone (il famoso Collalto). Di fronte al comportamento ostinato di due nobili (i cognati Ottavio e Beatrice) per un nonnulla pronti ad entrare in lite, i servi (Corallina e Brighella) non fanno altro che attizzare il fuoco dei contrasti e delle incomprensioni; anche l'avvocato di casa, il dottor Balanzoni, invece di giungere a un accomodamento, si adopera per accrescere la loro puntigliosità. Invano Pantalone, il confidente dei due nobili, tenta di sanare i disordini interni alla casa affidandosi alla ragione. Alla fine i servi che hanno seminato zizzania vengono scoperti e allontanati, la pace ritorna, ma la ricomposizione finale ha il sapore di una tregua, conclusa in nome della famiglia e del suo onore di fronte al mondo.
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