La programmazione triennale dei lavori pubblici

Il tema della programmazione, soprattutto nelle opere pubbliche, suscita spesso scetticismo in quanto si ritiene che l'utilizzo di tale strumento sia connotato da un'aleatorietà tale da renderlo pressoché impraticabile. Naturalmente, chiunque si recasse oggi in un'Amministrazione pubblica difficilmente troverebbe una piena corrispondenza con quanto descritto in questa trattazione: studi generali, studi di fattibilità, documenti preliminari e così via. Ciò, però, dimostra come taluni processi innovativi richiedono un adeguato periodo di adattamento prima che giungano a consolidarsi nella prassi amministrativa. E' fondamentale che della materia si sia tentata una sistematizzazione - da un punto di vista giuridico, organizzativo e tecnico - dal momento che per la programmazione dei lavori pubblici sono indispensabili competenze eterogenee e, nel contempo, è necessaria una visione unitaria. Basti pensare che ormai si richiede il ricorso a precise metodologie di valutazione degli interventi e il coordinamento con la pianificazione urbanistica, con la programmazione generale e con le successive procedure ad evidenza pubblica necessarie all'individuazione del soggetto esecutore. Non vi è dubbio, quindi, che la programmazione dei lavori debba essere necessariamente raccordata a numerosi altri aspetti, giuridici e tecnici, spesso di notevole complessità. Nel volume, ricostruite le nozioni fondamentali, l'esame si sviluppa attraverso l'analisi dell'iter di processi attraverso cui l'ente pubblico, dopo aver analizzato il fabbisogno e la disponibilità delle dotazioni immobiliari e infrastrutturali strumentali allo svolgimento dei propri compiti istituzionali e aver valutato la fattibilità degli interventi correlati, giunge alla predisposizione dello schema di programma triennale.