Autodeterminazione e provvidenza nel Cinquecento

Autodeterminazione e provvidenza nel Cinquecento

Il rapporto tra l'autodeterminazione individuale e l'ordine della Provvidenza è uno snodo cruciale della discussione teologica, filosofica e scientifica negli anni a ridosso della Riforma protestante e del Concilio di Trento. Ora in contrasto, ora in sintonia con le prescrizioni e i divieti della Chiesa romana e dei Riformati, filosofi come Lorenzo Valla, Pietro Pomponazzi, Girolamo Cardano, Simone Porzio, Giovan Francesco Pico, Paolo Ricci o Jean Bodin si assumono il compito di esaminare, in termini di pura razionalità, contenuti teologici e postulati etici, in vista della formulazione di una morale autonoma e di un esame delle condizioni della libertà umana nel quadro della necessità naturale e storica. Tramite piste diverse che attraversano il pensiero politico e quello scientifico e collegano luoghi diversi dell'Europa cinquecentesca, il volume mostra con quale intimo coinvolgimento e con quanta varietà di posizioni fosse avvertita, nel Rinascimento, l'esigenza di indicare le possibili vie di definizione di uno spazio adeguato alla virtù umana.
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