Aldo Mondino. Impertinenze a palazzo

Aldo Mondino. Impertinenze a palazzo

Impertinente e irrispettoso delle convenzioni e delle mode Aldo Mondino (Torino 1938-2005) lo era per natura, senza alcuna forzatura o esagerazione, con la semplicità complessa dell’intelligenza; the wit lo chiamano gli inglesi. Mondino, straordinario ed eclettico artista, ha operato dagli anni della Pop Art e dell’Arte Povera fino ai primi del nostro secolo con originalità e raffinata ironia, che non nasconde la drammaticità di certe immagini o la contraddittorietà della ludica arguzia del titolo con il soggetto dell’opera, innescando un geniale e poetico processo di sdrammatizzazione del nostro rapporto con le realtà delle cose. Inventore di mondi, di fantasie, di sogni, di città improbabili l’artista gioca concettualmente con l’ambiguità del linguaggio e agendo sul significato letterale delle parole mescola le carte e crea “situazioni” paradossali ma credibili in termini di narrazione. E da questa caratteristica prende spunto il titolo della mostra “Aldo Mondino. Impertinenze a Palazzo”, organizzata dalla Fondazione Palazzo Boncompagni in collaborazione con l’Archivio Aldo Mondino.
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