Il nuovo disordine economico mondiale alle radici dei fallimenti dello sviluppo

Il nuovo disordine economico mondiale alle radici dei fallimenti dello sviluppo

Questo libro nasce dall'esperienza di un economista che, nel corso di una lunga pratica del mestiere di banchiere, si è reso conto di quanto le sue conoscenze fossero inadeguate a valutare davvero gli enormi rischi economici che i moderni meccanismi di credito fanno correre agli Stati e dunque alle collettività. Nella realtà, qui descritta con grande immediatezza, l'economista viene spodestato dal giurista che fa fortuna nel diritto commerciale; e soprattutto dall'ingegnere portatore, ovviamente non disinteressato, di sogni di potenza industriale e di modernismo. Rispetto a quest'ultimo, l'economista tende a diventare specialista del marketing, della gestione, del commercio internazionale, dello sviluppo, ecc.., mentre l'economia - cosa che sta particolarmente a cuore dell'autore - cessa di essere 'politica' nel senso originario dell'espressione.Attraverso una serie di riflessioni non banali sui vari aspetti della modernità economica (compresa una "economia politica della corruzione") Georges Corm propone in definitiva una riabilitazione dell'economia politica, schierandosi in nome di un autentico liberalismo sul versante opposto rispetto alle attuali tendenze neoliberiste.
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