La congiura sacra

La congiura sacra

La pubblicazione nel 1936 del primo numero della rivista "Acéphale" segna per Bataille la fine della militanza in progetti più direttamente politici, come quelli di "La Critique Sociale" (con Boris Souvarine) e di "Contre-Attaque"(con André Breton). Proseguita fino al 1939 con l'apporto di pochi collaboratori, tra i quali Pierre Klossowski e Roger Caillois, la pubblicazione - quattro fascicoli qui integralmente tradotti - è contemporanea dell'attività del Collegio di Sociologia. Come in quella sede, ma in modo più diretto ed esplicito, Bataille e gli altri affrontano il problema della dimensione "religiosa" che scorgono alla base del successo del fascismo e cercano nel 'sacro' i mezzi per contrastarlo. Non senza pericolose contiguità, che non bastano tuttavia ad accreditare la leggenda di un Bataille 'affascinato' dal nazismo, dai suoi miti e dai suoi riti. Bastano viceversa a smentirla i testi qui compresi, in particolare "Nietzsche e i fascisti" e "Cronaca nietzscheana", intesi a sottrarre l'opera del filosofo alla propaganda nazista, per includerlo in un pantheon comprendente anche Sade e Kierkegaard. Ma "Acéphale" non è solo la testata di una rivista; è anche il nome della società segreta, piccola comunità iniziatica, che raccoglieva attorno a Bataille alcuni dei suoi amici e collaboratori. Su questa società, realizzazione di una "congiura sacra" che sarebbe stata fondata addirittura sul sacrificio umano di una vittima consenziente, un importante dossier in gran parte inedito fa ora per la prima volta piena luce.
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