Un'amicizia partigiana. Lettere 1943-1945

Un'amicizia partigiana. Lettere 1943-1945

Giorgio Agosti, magistrato, durante la Resistenza fu commissario regionale delle formazioni Giustizia e Libertà; Dante Livio Bianco, avvocato, fu dapprima comandante della I Divisione GL che operava nel Cuneese, poi comandante regionale, sempre delle GL. Protagonisti assoluti della lotta partigiana in Piemonte, Giorgio Agosti e Dante Livio Bianco attraversarono in posizioni di grande rilievo politico anche gli anni del tormentato dopoguerra; fino alla morte di Livio, in un incidente in montagna, il 12 luglio 1953. Proprio nel cuore della lotta armata, tra il novembre 1943 e il 7 marzo 1945, i due amici si scrissero un centinaio di lettere; ne sono rimaste 91, 52 di Giorgio, 39 di Livio, e sono quelle che vengono qui ripubblicate. Il carteggio è anzitutto una testimonianza della dimensione umana dei suoi protagonisti di cui lascia affiorare sentimenti, emozioni, gelosie, slanci affettuosi, chiusure ombrose, un intero universo morale modellato dai tempi del ferro e del fuoco. Ma oltre che lungo i sentieri della soggettività, questo epistolario conduce alla scoperta di importanti risvolti storiografici, legati a questioni ancora oggi di scottante attualità: il dibattito sull'interpretazione della Resistenza anche come guerra civile, le radici etiche della scelta tra fascismo e antifascismo, l'alternativa netta tra democrazia e totalitarismo, la quotidianità della vita "di banda", i problemi di organizzazione di una guerriglia che nasceva senza punti di riferimento.
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