Imparare giocando. Interattività fra teatro e ipermedia

Imparare giocando. Interattività fra teatro e ipermedia

Il gioco è il modo più antico che conosciamo per imparare come va il mondo. Si apprende in tante forme, anche se si impone il primato delle competenze alfabetiche, monomediali e lineari. L'approccio ludico, nonostante sia quello che può stimolare la migliore risorsa umana - quella partecipativa - è poco considerato, anche se evidentemente il miglior apprendimento è quello che riguarda l'esperienza diretta, coinvolgendo la sensorialità e il pensiero analogico. Il sistema educativo può, attraverso la multimedialità interattiva, collegare tra loro le due forme diverse di apprendimento, quella sensoriale e quella alfabetica che, di fatto, corrispondono alle funzioni dei due emisferi cerebrali. La dimensione ludica del virtuale rappresenta quindi uno dei migliori modi possibili per imparare, attraverso la simulazione, in un mondo futuro inevitabilmente digitale. Il libro, che fa riferimento a esperienze precise, come i 'workshops' sull'intelligenza connettiva con Derrik De Kerckhove o i corsi di formazione con i presidi toscani, propone una riflessione sul rapporto tra gioco, ipermedia, educazione, teatro e arti elettroniche, rivelando quell'interattività che sta alla base di tutti questi campi.
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