Essere. Essere consapevoli di essere coscienti Essere «io»

Essere. Essere consapevoli di essere coscienti Essere «io»

La convinzione che la felicità dipenda da ciò che ci accade intorno, da ciò che vediamo oggettivamente nel mondo, è molto radicata. Non è del tutto priva di fondamento, perché ogni volta che riusciamo a ottenere un oggetto del desiderio o a evitare una situazione spiacevole sperimentiamo un instante di felicità. Tuttavia, non appena l’oggetto, l’attività, la relazione perdono forza o scompaiono, o quando la situazione che cercavamo di evitare si ripresenta, la felicità svanisce e la sofferenza o insoddisfazione di fondo riemerge. Così ci mettiamo di nuovo alla ricerca di qualche forma di esperienza oggettiva che riteniamo gradevole, diventando dipendenti da un ciclo senza fine di mancanza, ricerca e soddisfazione temporanea. Quando però ci si accorge che l’esperienza oggettiva non riesce a portare con sé una pace e una felicità durature, rimane una possibilità: far sì che la mente si rivolga su se stessa e indaghi la propria natura essenziale. È il ‘sentiero rivolto all’interno’, che alcune tradizioni spirituali chiamano ‘il ricordo del sé’, ‘l’indagine del sé’, ‘il dimorare nel sé’ o ‘la via della resa di sé’. Le brevi contemplazioni qui contenute, originariamente espresse a voce e intervallate da lunghi silenzi per dare il tempo agli ascoltatori di assimilarle nella loro esperienza, sono basate sugli insegnamenti della tradizione indiana dell’Advaita Vedanta. Loro intento è guidare il lettore al riconoscimento della propria natura essenziale, di là da ogni esperienza oggettiva e da ogni percezione, sentimento o pensiero, per attingere il sé più profondo, la nostra vera natura di coscienza a cui appartengono già, in essenza, la felicità, l’illuminazione e la pace. Conoscere la propria vera natura di pura coscienza è la guarigione ultima.
Disponibile in 5 giorni lavorativi Ordina libro

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare