Il paesaggio rurale. Cinema e cultura contadina nell'Italia fascista

Il paesaggio rurale. Cinema e cultura contadina nell'Italia fascista

Come il cinema è penetrato nel territorio rurale italiano? Quali immagini di questo ambiente, sottoposto al cambiamento e al rischio di estinzione, sono state fissate dai film degli anni Trenta? Attraverso un percorso interno alla storia del cinema, ma aperto al confronto con la storia sociale e culturale dell'Italia tra le due guerre, il volume riscopre un paesaggio da tempo negato. Lo fa ripercorrendo il dibattito sulla rappresentazione del paesaggio nel cinema ospitato sulle principali riviste di settore, interrogandosi sulle modalità di rappresentazione del territorio rurale operate dai film e ricostruendo le principali direttrici della cinematografia rurale. Il lavoro svela come il cinema definisce la propria specificità in relazione alle pratiche educative e agli strumenti di proiezione dispiegati (film, proiezioni luminose, filminox). L'analisi di questa proposta non può prescindere dalla propaganda del regime fascista che fa del territorio rurale un veicolo di italianità e lo trasforma nel simbolo di una modernizzazione negoziata, spettacolare ma scarsamente problematica.
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