Relativismo giuridico. La crisi del diritto positivo nello Stato moderno

Relativismo giuridico. La crisi del diritto positivo nello Stato moderno

Il relativismo è fenomeno complesso che affascina gli studiosi per la sua straordinaria diffusione nella società postmoderna. Il punto di partenza di ogni relativismo è la negazione di qualunque verità, cosicché il dubbio insuperabile si insinua a ogni livello del processo della conoscenza, compresi il concetto di diritto, di norma giuridica e la loro interpretazione. Gli autori di questo volume, lo storico del diritto Luca Galantini e il filosofo del diritto Mario Palmaro, sostengono che il sistema giuridico positivo vive una crisi senza precedenti. Ne scaturiscono problemi decisamente concreti, come il rapporto fra Stato e religioni, la relazione fra diritto e morale, il concetto di 'laicità dello Stato'. Le dottrine di stampo positivista hanno pensato di sciogliere questi nodi teorizzando l'assoluta impermeabilità del diritto - ridotto a diritto positivo - rispetto a ogni infiltrazione di carattere morale e religioso. Ma lo schema fondato sulla laicità negativa, cioè sulla possibilità di rinchiudere religione e morale nella sola sfera privata, è stato contraddetto dalla storia: le istanze e le identità religiose più diverse - anche le più radicali in termini di valori morali e di scelte giuridiche - da quella islamica a quella cristiana, rivendicano sempre più spesso un ruolo e un compito pubblico, interpellando gli stati e le organizzazioni internazionali su quali siano le soluzioni più ragionevoli da adottare.
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