Palazzo Pignano. Dal complesso tardoantico al «Districtus» dell'«Insula fulkerii»

Palazzo Pignano. Dal complesso tardoantico al «Districtus» dell'«Insula fulkerii»

Il volume propone per la prima volta l'edizione completa della ricca documentazione storico-archeologica relativa al complesso tardoantico di Palazzo Pignano (CR), edificato intorno alla metà del IV secolo d.C. sui resti di un più antico edificio probabilmente di II secolo d.C. Situato nella porzione meridionale dell'ager bergomensis, in posizione baricentrica rispetto a città di antica fondazione quali Milano, Bergamo, Brescia, Cremona e Laus Pompeia, in un territorio fertile e ricco di acque, il complesso, formato da una lussuosa villa a padiglioni e da un edificio absidato a pianta centrale (la c.d. 'Rotonda'), si estendeva su una superficie di almeno 6 ettari. Non oltre la metà del V secolo esso fu ristrutturato nelle funzioni e nell'apparato decorativo e la 'Rotonda' venne dotata di fonte battesimale e di banco presbiteriale con seggio distinto. La natura del complesso e la qualità degli elementi decorativi, pur nella loro frammentarietà, indicano l'elevatissima condizione sociale dei committenti, da inserire nel novero di influenti possessores cristiani. In età longobarda la villa, in parziale degrado, fu trasformata - con l'integrazione di strutture in materiale deperibile - in un nuovo complesso residenziale presso il quale si rinvenne un anello sigillare in oro di VII secolo con il nome ARICHIS. La 'Rotonda', con il titolo di pieve di S. Martino, proseguì la propria vita fino all'XI secolo quando, insieme alla sua curtis, risulta dipendente dal vescovo di Piacenza.
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