Le macchine non possono pregare

Le macchine non possono pregare

In un futuro imprecisato, i Tecnosciamani evocano il Dio Elettrico, un'entità inarrestabile il cui dominio si estende al cielo, alla terra e, attraverso l'innesto di un occhio bionico, anche agli umani. A Parigi, nel 1848, Charles Baudelaire prende parte ai moti rivoluzionari. I rivoltosi sparano contro gli orologi dei campanili al grido di "Aboliamo il tempo!". In un presente sospeso, un giovane rapper scrive una preghiera di rinascita guardando dalla finestra una città popolata da ogni futuro possibile e da ogni passato non ancora sorto. Il fumetto "Le macchine non possono pregare" è l'opera gemella dell'album da cui è tratto. Un viaggio che unisce gli immaginari della distopia e del simbolismo, del rap, della poesia e del fumetto.
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