Gli atti di disposizione non patrimoniali

Gli atti di disposizione non patrimoniali

La relazione tra la donazione e il dono occupa un ambito dell'ordinamento giuridico caratterizzato da una peculiarità: oggetto di disciplina sistematica e di estese trattazioni la prima, destinatario di scarse o nulle disposizioni codicistiche il secondo, che rinviene le proprie fonti nella legislazione speciale sul dono di parti del corpo e, di recente, un espresso richiamo nel testo del Codice del Terzo settore, d. lgs. n. 117/'17. La normativa interna ha in diverse occasioni evidenziato la commistione tra le attività di attribuzione di risorse patrimoniali e gli interessi ideali perseguiti dai donatori, come è emerso nell'ambito degli interventi di cui alla l. n. 112/'16, c.d. legge sul Dopo di noi, e alla l. n. 166/'16, sulla donazione di prodotti alimentari e altri beni, senza risolvere del tutto il nodo legato all'inquadramento giuridico degli atti dispositivi di risorse essenzialmente non patrimoniali. Lo studio è rivolto alla ricerca di uno spazio giuridico, per quanto possibile unitario, idoneo ad accogliere le condotte umane destinate ad "arricchire" la sfera dei terzi e per le quali il denominatore comune s'intravede nell'assenza di patrimonialità delle prestazioni.
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