Stampa d'arte

Il presente volume riassume la produzione grafica e incisoria dalle prime espressioni rinascimentali fino all'epoca moderna. La trattazione si apre con il 'segno' e ripercorre la storia delle tecniche disegnative, per arrivare al tratto inciso, attraverso la descrizione delle varie tipologie: il bulino, l'acquaforte, la puntasecca, l'acquatinta, il chiaroscuro, la litografia e molte altre. La storia della stampa d'arte segue un percorso cronologico e si avvale di una rilevante selezione degli artisti più importanti e delle opere più rappresentative. La Germania del Quattrocento è caratterizzata dai bulini e dalle acqueforti di Durer, Schongauer e Luca di Leyda; nel clima umanistico italiano nascono le opere di Pollaiolo, di Mantegna, le affascinanti Carte dei tarocchi, oltre alle incisioni di Botticelli per la Divina Commedia. Il Cinquecento si apre nel segno di Michelangelo e Raffaello, esempi insuperabili per artisti raffinati come Parmigianino e Ugo da Carpi; dal manierismo di Fontainebleau si passa poi alla temperie culturale veneziana con Tiziano e Cartiglio. Il Seicento è costellato di espressioni altissime, che spaziano dal classicismo carraccesco al mondo esoterico di Salvator Rosa, alle inconfondibili stampe di Giovan Battista Castiglione detto il Grechetto. L'Europa del nord vede l'ascesa del genio di Rembrandt e la fortuna delle stampe da Rubens. Il gusto per l'effimero e il teatro trionfa, invece, nelle composizioni di Bernini e di Callot. La stampa del Settecento e dell'Ottocento è racchiusa nelle vedute di Canaletto e di Guardi, si riflette nelle antichità di Piranesi e di Rossini, nelle scene di vita quotidiana, nell'universo infinito di Goya. Il percorso si chiude con l'età moderna, per la quale sono state selezionate alcune opere che ben descrivono i mutamenti tecnici e artistici in atto: dagli impressionisti a Matisse, dalla riscoperta della grafica da parte degli espressionisti alle immagini inquietanti di Munch, dal genio di Picasso alle inconfondibili acqueforti di Morandi.