Apprendere a leggere e scrivere. Come e perché

Apprendere a leggere e scrivere. Come e perché

«Qual è il metodo più efficace perché i bambini imparino a leggere e a scrivere?». È davvero ben posta questa domanda, che spesso interpella gli insegnanti (ma anche i genitori)? Ha ancora senso oggi, oppure, grazie alle neuroscienze o alla Evidence-Based Research, il problema della scelta del metodo è definitivamente risolto a favore del metodo della corrispondenza «fonema-grafema»? Il riduzionismo condotto anche a favore delle teorie scientifiche migliori, più efficaci, ha sempre fatto danni, nella storia. Meglio, dunque, non indulgere a questa tentazione. Ogni bambino, infatti, è unico, diverso da tutti. E pure il suo ambiente di vita. Impossibile che esista un metodo efficace sempre e in ogni caso. La pedagogia d'altra parte si interessa proprio del «caso singolo»: non si può tradire un bambino perché non apprende a leggere e a scrivere in maniera canonica. Da qui la necessità di modulare i metodi e di usarli per ciò che possono aver di buono e per quanto servono, fosse anche in un solo caso. Il saggio esplora questa tesi prima con la ricerca delle ragioni sottese alla diatriba sui vari metodi di insegnamento; quindi, illustrando la complessità dei processi coinvolti nel leggere e nello scrivere; poi con l'analisi critica di vari metodi, per coglierne i contributi che possono risultare risorsa nella concretezza delle specifiche situazioni; infine, presentando «casi» concreti. Prefazione di Giuliana Sandrone.
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