Di te ricordo quando

Di te ricordo quando

"Le poesie di Di Te ricordo quando..portano con ardimento ascetico e con umanissimo tributo al vivente la poesia nel quotidiano. Le assiste un rigore disciplinare classico, che tuttavia è assunto a cifra, come modo conscio, della modernità" (dalla Prefazione di Mario Luzi). "Non l'anima, però - dice il canto -, è grembo e custodia, come non è silenzio. Silenzio, e Grembo, e Custodia è l'altro. La Notte dell'Altro, che viene a noi, che invia la Parola che a Lui ci guidi!... Non è questa la magia della poesia, sfiorare con fragili parole l'Indicibile? Tra-durre il Silenzio in silenzio, il Grembo in grembo, la Custodia in custodia? Non è anche a favore di questa magia che il poeta invoca aiuto?... Questi Canti della memoria sono canti del dolore o della gioia. Ma non come due e distinti. In essi il dolore è, diviene gioia, l'elegia inno. I due sono uno. E' la magìa della poesia " (dalla Postfazione di Vincenzo Vitiello).La Prefazione del poeta, che vive il "viaggio terrestre e celeste" verso la profondità dell'adorabile Mistero, la Postfazione del Filosofo, che lotta con Dio, incorniciano queste poesie del Teologo: accostamento temerario? O convergenza possibile, anzi necessaria, sui sentieri dell'Altro, in ascolto del Suo dirsi?
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