Lo scarabeo di Nefertari

Narratore e protagonista di questo romanzo - l'ultimo e il più ambizioso del suo autore - è uno scarabeo di lapislazzuli, talismano egizio creato per la regina Nefertari, "...nome enigmatico di colei che porto nella mia carne azzurra, e che ero predestinato a servire e amare". Lo scarabeo racconta le sue peripezie dall'Egitto di Ramses II fino ai nostri giorni, che sono quelle dei personaggi nelle mani dei quali passò: perchè il romanzo si trasforma in un incredibile percorso lungo più di tremila anni di storia, stipato di avvenimenti, vita e emozioni.Lo scarabeo di lapislazzuli viene sfiorato nella bottega dell'orefice reale dal tocco magico di un dio minore, e comincia a vedere, a sentire, a pensare. E a raccontare la sua favolosa vita millenaria di muto spettatore e protagonista. Al dito di oscure comparse o al collo di prime figure, lo scarabeo partecipa a episodi e momenti epocali (l'assasinio di Giulio Cesare, la rotta di Roncisvalle, la nascita dei capolavori di Michelangelo e Velazquez); il suo occhio puro e incorruttibile si insinuerà con passione e ironia nelle pieghe delle coscienze, delle debolezze e degli eroismi umani. E durante i lunghi momenti di oblio, perso in fondo al mare o rinchiuso in mausolei, potrà tessere le file di una ricerca del senso della storia e della vita che solo il tempo lungo dei secoli può concludere. Si susseguiranno così di capitolo in capitolo gli scenari classici della cultura occidentale: l'antico Egitto di Ramses e Nefertari, l'Atene di Pericle, la Roma di Cesare, e poi la fantasiosa Avalon di Morgana e Artù, la Firenze di Michelangelo, la Madrid di Filippo IV e di Velasquez, fino alla Parigi di Montesquieu e di Sarah Bernhardt, e poi sempre più vicino, per approdare nell'Argentina contemporanea dell'autore Mujica Lainez.Ma quella che potrebbe diventare una semplice carrelata storica vibra invece di unità affettiva e narrativa in nome dei due valori, delle due aspirazioni che sole illuminano la vita dello scarabeo [...]