La bambina che amava la morte

La bambina che amava la morte

Natascia Blake è una detective molto particolare. Le sue indagini non hanno per oggetto omicidi, rapine, o truffe. Natascia è una genealogista: scavando nel passato, porta alla luce antichi segreti familiari, scandali soffocati, tragedie dimenticate. Quando Bethany Marshall, vent'anni sbocciati in una bellezza fragile e inquieta, le affida un incarico apparentemente banale, Natascia non immagina di restare invischiata in una vicenda dai risvolti drammatici e morbosi. Di lì a poco, infatti, Bethany scompare. Unico indizio, un diario dalle pagine ingiallite, scritto in epoca vittoriana da una giovane che si firma con le sole iniziali, J. M. Incalzata dall'ambiguo fidanzato di Bethany, Natascia fa di tutto per rintracciarla. Intrecciando i fili del passato e del presente scopre il segreto che lega la ragazza all'eterea Lizzie Siddal, moglie dell'artista Dante Gabriel Rossetti e musa dei Preraffaelliti. Ma svelare i misteri di un passato familiare circondato da un sinistro alone di sventura non basta: bisogna trovare Bethany, in lotta contro il tempo e con gli indizi che, sempre più numerosi, sembrano indicare che la sua vita e quella di Natascia sono in serio pericolo...
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